Stefan Davidovici ci introduce in Mars Architecture, serie di disegni, al tema dell’importanza dell’architettura come potente espressione artistica. Si chiede l’architetto, cosa succederebbe se chi progetta si lasciasse andare alla sola immaginazione, senza pensare all’utilità e alla funzione della struttura?
Davidovici immagina il pianeta Marte, “lontano, vuoto, libero, pulito e ventoso” come luogo perfetto per ideare un tipo di architettura completamente slegata dal ruolo. Un luogo così puro in cui è possibile intendere l’architettura come spazio di arte assoluta. Libertà di esplorare Marte come se esplorassimo il nostro spazio interiore; come definisce Davidovici stesso “entrambi sono sconosciuti, infiniti, pieni di sorprese, immensamente lontani e molto vicini”.