ESH Gallery, in collaborazione con lo studio Ting&Ying di Londra, è lieta di presentare BLANC DE CHINE. Visioni Contemporanee. Una esplorazione attraverso i lavori di diversi artisti cinesi, che hanno fatto dell’utilizzo della porcellana bianca di Dehua, nota come Blanc de Chine, la cifra stilistica della loro opera.
Questa mostra, pensata specificatamente per il debutto di ESH Gallery alla Milano Asian Art 2019, sarà un banco di prova per presentare una visione diversa ma sempre attraente, di un materiale che ha fatto la storia del collezionismo.
Saranno presentati i lavori di diversi artisti di Dehua tra cui Su Xianzhong.
Lo stile di Su, riconoscibile per la libertà formale e la morbidezza non convenzionale che caratterizzano i suoi splendidi Buddha, sarà messo a confronto con le sculture molto più vicine alla tradizione di Lan Quansheng.
I drappeggi e i bellissimi tratti del viso delle sue opere che ritraggono icone religiose sono infatti tra gli elementi più apprezzati dal collezionismo, che spesso preferisce non allontanarsi dallo stile tradizionale.
Allievo del maestro Xianzhong è Chen Desheng, giovane sperimentatore della porcellana di Dehua che, con la serie dedicata ai tradizionalissimi bonsai, rappresenta un omaggio alla cultura e alla natura del proprio paese e contemporaneamente un rinnovamento dello stile appreso durante gli studi.
Il Designer cinese Peter Ting, uno dei fondatori dello studio londinese Ting-Ying, infine presenterà uno dei suoi lavori più celebri appartenente alla serie Buddha Hands, già parte della collezione permanente del V&A di Londra.
A far da cornice al candore e alla purezza delle forme delle sculture in porcellana saranno le opere su tela di Manuel Bonfanti.
Le sue composizioni astratte, dal sapore espressionista, sono caratterizzate da esplosioni simboliche di luce e colore.
Quadri apparentemente informali – Air Spaces – che rappresentano luoghi impossibili e invisibili; atmosfere eteree dominate da sfumature intense che esprimono la volontà da parte dell’artista di raggiungere il sublime.
Ricerche stilistiche molto lontane che, attraverso il contrasto, tra cromatismi accesi e bianco assoluto, figurazione ed astrazione, tradizione e contemporaneità, pongono ancora una volta l’accento sul confronto sempre attuale tra oriente ed occidente.