Ichiyo Sawada condensa nel suo lavoro il patrimonio della cultura giapponese, suo paese d’origine e, complici affetti personali, la tradizione di Sesto Fiorentino, importante centro ceramico. Il tutto è supportato da una tecnica ceramica raffinata e sviluppata nel tempo.
Ichiyo, nel foggiare le sue forme, di memoria vascolare, esercita un sapiente controllo plastico dei volumi. Le lastre di argilla si uniscono, si gonfiano in leggere forme ora globulari, ora più squadrate, ricche di curve e tensioni.
Infine, la trama superficiale è incisa e percorsa da ritmati contrasti cromatici che seguono la tensione strutturale della massa ed esercitano suggestioni che collegano la grande tradizione Zen ai linguaggi più attuali dell’arte e del design (R. Ceccherini).